L'ambiguità del genio

Per capire meglio come si presenta oggi l'opera di Nicola Salvatore bisogna comunque fare un passo indietro. Perché una delle caratteristiche del lavoro di questo artista è stata quella di attraversare almeno tre periodi l'uno molto diverso dall'altro: tanto per intenderci, il cosiddetto “periodo delle balene”, il cosiddetto “periodo delle figure femminili postespressioniste” e il cosiddetto “periodo delle ombre”. Tre periodi molto diversi, che denotano nell'artista una caratteristica allo stesso tempo positiva e negativa: ossia il suo notevole talento. Alle volte tra genio e talento c'è un dissidio. Nel caso di Nicola è accaduto che la sua abilità tecnica e la sua notevole capacità figurativa, lo ha portato alle volte a delle operazioni che poi sono risultate transitorie.
Credo che solo con la fase attuale Nicola abbia trovato il giusto equilibrio, anche se, a mio parere, il periodo delle ombre, soprattutto quando queste ombre sono diventate tridimensionali, ha avuto un'importanza notevole, perché ha messo in luce come l'artista – partito da un'impostazione concettuale – ha raggiunto una realizzazione astratta, a prescindere da ogni retaggio figurativo precedente.
... Avevo scritto, tempo fa, un libro che si chiamava “Il feticcio quotidiano”: penso che oggi alcune di queste opere potrebbero essere usate come illustrazioni di quel libro.

Gillo Dorfles